Riduzione costo del personale in straordinario o permesso. Esempio pratico
Quanto spesso veniamo indotti anche nella gestione del business a comportamenti che, guidati dall’abitudine e da considerazioni superficiali, ci illudono di agire a vantaggio dell’azienda mentre il risultato finale costituisce una perdita e non un guadagno?
Un classico esempio è rappresentato da questo episodio nel quale molti potrebbero vedere specchiato il loro comportamento, così come ci è stato raccontato da più di qualche protagonista incontrato nelle molte occasioni di avviamento di sistemi per la gestione del personale.
Un nostro collaboratore ci chiede di poter usufruire di 4 ore di permesso al mattino promettendoci però che, avendo numerose attività da completare, nel pomeriggio sarà sicuramente in azienda, e così puntualmente avviene. Arrivata però l’ora di completare il proprio orario giornaliero il collaboratore si rende conto di non avere ancora completato l’attività da consegnare all’indomani e quindi ci chiede di fermarci un’altra ora segnandola come lavoro straordinario.
Con semplicità e per abitudine, anche apprezzando in cuor nostro tale atteggiamento molto collaborativo, gli diciamo di fermarsi a completare l’attività ma di non segnare l’ora come straordinario (… che ci costerebbe almeno un 25% supplementare) perché la scaleremo dalle ore di permesso godute al mattino, segnandone soltanto tre su quattro.
La sensazione di chi agisce in questo modo è spesso quella non solo di aver goduto della preziosa collaborazione di un “affezionato” impiegato … ma anche di aver risparmiato. Niente di più sbagliato!
Ci si scorda infatti che quell’ora di permesso che abbiamo barattato è una componente retributiva differita ovvero un’ora di lavoro già maturata come diritto dal lavoratore che ne potrà godere in futuro e che dovremo retribuire in quel momento senza ottenere, sempre in quel momento futuro, il corrispettivo lavoro eseguito.
Il bilancio reale dell’operazione apparentemente vantaggiosa così gestita è in realtà il seguente a fronte di 1 ora di lavoro svolta dal collaboratore:
• - 25% (circa) del costo dell’ora segnata come ordinaria rispetto a quella straordinaria
• + 100% dell’ora di permesso (retribuzione differita) lasciata accantonata fra le maturate
• = un costo residuo del 75% soltanto differito nel tempo.
Elenco delle voci che generalmente concorrono alla determinazione dei costi del lavoro del personale
Sistemi di gestione ed analisi dei dati del personale ci possono consentire di focalizzare la nostra attenzione sui fatti e sui numeri evitandoci di adottare, o almeno ridurre nel tempo, consuetudini e gestioni non del tutto vantaggiose come quella dell’episodio raccontato.
Con H1 Hrms la gestione dei costi del personale viene semplificata all'interno delle sezioni dedicate:
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